Extra: una nuova newsletter

Una lettura per arricchire la settimana, un “extra” per chiudere in bellezza, ogni venerdì: attualità, ambiente, innovazione, radio, musica e vino

Con la Newsletter “Extra”, vorrei proporti qualcosa che arricchisca la tua settimana, un “extra” per chiudere in bellezza, ogni venerdì: attualità, ambiente, innovazione, radio, musica e vino sono alcuni dei temi che tocco nei miei articoli. Ecco i link alle prime edizioni di questa nuova iniziativa:

Ciao Giugno, con Vino e Musica. I don’t want to miss a thing

Giorni di gite e mangiate, di eventi in città, di momenti all’aperto in buona compagnia: salutiamo questo mese con vino e tanta musica.

The Beatles, Ambiente e Vini. “Qui c’è troppo mare”

Qui la Newsletter parte dal mare di giugno per arrivare all’ambiente e ai vini, volando insieme ai Beatles e all’Intelligenza Artificiale.

Addii, alluvioni e ambiente. Come scegli il tuo calice?

Alla fine di una settimana di addii, la newsletter parte dall’alluvione in Emilia Romagna: un mese dopo è ancora importante sostenere la regione. E poi il calice della settimana, ambiente e musica.

Futuro, vino e musica. Saremo mai immortali?

In questa prima Newsletter ci sono alcune sfumature di Futuro, dal Lavoro che fronteggia l’arrivo dell’Intelligenza Artificiale alle testate in difficoltà, fino a chi studia per essere immortale.

E tu come scegli il tuo calice di vino?

Gli appassionati guardano alla marca, alla provenienza e al territorio in cui è prodotto

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Quando si trova di fronte all’acquisto di un vino, di un etichetta o di una bottiglia, il consumatore può percorrere strade diverse. Una buona parte degli appassionati però sceglie basandosi sulle Denominazioni, sulle marche, sul territorio di provenienza e anche sull’estetica della confezione.

Queste informazioni sono contenute nella ricerca di Nomisma Wine Monitor by Federvini e sono state presentate in occasione dell’Assemblea Generale della Federazione Italiana Industriali Produttori, Esportatori ed Importatori di Vini, Vini Spumanti, Aperitivi, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti e Affini, tenuta a Roma.

Mi sono occupato di analizzare i dati più interessanti dell’indagine in questo articolo per I Grandi Vini.

Dalla foto simbolo al lieto fine in Italia: una storia di guerra e sorrisi

Scattata in Turchia, è diventata una foto simbolo della guerra in Siria: papà Munzir solleva in aria il piccolo Mustafa, si guardano e ridono nel cortile di un palazzo sgarrupato. Il padre ha perso una gamba a causa di una bomba, il bambino è nato senza gli arti: l’immagine, di una bellezza quasi disturbante, mette il magone e il sorriso al contempo.

Da Istanbul, meta del loro viaggio per sfuggire al conflitto siriano, oggi arrivano in Italia per iniziare una nuova esistenza: saranno curati al Centro protesi Vigorso di Budrio (Bologna) e vivranno a Siena, accolti ora in una casa della Caritas. Il sogno è che un giorno il bimbo possa camminare.

La loro storia mi ha colpito e l’ho raccontata qui: https://francescocarrubba.medium.com/from-the-symbolic-photo-to-the-happy-ending-in-italy-a-story-of-war-and-smiles-2ce65579d818

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Cosa ho capito sui trend dei podcast nel 2022

Ho seguito un Webinar sui trend dei podcast nel 2022 e oltre, tenuto dagli esperti del più grande network italiano del settore, e ho capito questo. Ecco il contesto, il target, il mercato, due nodi e le conclusioni.

I podcast, come noto, in estrema sintesi sono contenuti audio disponibili sul web, ascoltabili in streaming e offline, che permettono di fare altro mentre vengono fruiti: ad esempio consentono di rilassarsi, pulire casa, mangiare, bere, cucinare o fare sport durante la riproduzione. In generale si tratta quindi di un formato che attiva l’attenzione degli spettatori.

Il contesto, il target, il mercato, due nodi e le conclusioni: ecco i trend di uno dei fenomeni del momento per quest’anno e il futuro. Ne ho scritto qui: https://francescocarrubba.medium.com/what-i-learned-about-podcasts-in-2022-39039de56aa7

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Cosa può fare la Radio per essere eterna?

La Radio è un mezzo di comunicazione bellissimo, con una storia incredibile e per la quale nutro un grande amore. È innegabile che questo potente media ora debba affrontare nuove e difficili sfide per non rischiare di fare la fine dei dinosauri. Il web invade la quotidianità, gli ascolti calano e occorre trovare soluzioni.

La situazione

La Radio è ancora abbastanza radicata nella vita delle persone, accompagnandoli soprattutto negli spostamenti in auto. Certo, resistono anche gli ascoltatori che l’accendono in casa e i programmi che sanno creare un senso di comunità nel pubblico.

Oggi però le nuove tecnologie e quindi i concorrenti dell’etere sono agguerriti. Chi vuole ascoltare musica ha mille canali a disposizione, specialmente sul telefono ma anche su PC e TV, per ascoltare tutti i brani del mondo con pochi click. Intanto il mondo dell’audio è in fermento tra podcast, audiolibri e social vocali. Si dice che il 2022 sarà l’anno della voce.

Ho parlato degli ascolti, del web e delle possibili soluzioni qui: https://francescocarrubba.medium.com/what-can-the-radio-do-to-be-eternal-27326484eaba

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Il Naufragio: 13 Gennaio 2012-2022

La nave da crociera Costa Concordia è naufragata vicino al litorale italiano, dopo l’impatto con gli scogli dell’isola toscana del Giglio, dieci anni fa. Nella tragedia delle 21:45 del 13 gennaio 2012 sono morte 32 persone. Le immagini dell’imbarcazione ripiegata in mezzo al mare e i video dei soccorsi sono ancora oggi impressionanti.

Quella sera, come ricordano i Vigili del Fuoco, i primi pompieri sono entrati subito in azione per aiutare i passeggeri e cercare i dispersi: i loro video ricordano la complessità dell’operazione, che nelle prime ore è stata portata avanti al buio della notte con la sola luce della Luna. Poi 150 vigili del fuoco hanno lavorato ogni giorno con sommozzatori, nautici, elicotteristi e squadre di esperti speleologici.

Ho raccolto qualche pensiero sul triste anniversario e sulla commemorazione di oggi, oltre ad alcune immagini, qui: https://francescocarrubba.medium.com/the-sinking-of-the-costa-concordia-ten-years-ago-the-commemoration-e2871f94822b

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Tvboy, lo street artist del momento

Accanto a Banksy, nell’Olimpo della street art, ora c’è anche Tvboy, al secolo Salvatore Benintende, esponente del movimento Neo Pop. Ha appena tenuto una mostra dalla storia curiosa al museo Mudec di Milano, ha pubblicato il suo libro ufficiale e con le sue opere è sempre più richiesto.

In una città deserta per le feste, mascherati e distanziati, ci siamo concessi un’esposizione bella e gratuita, proprio quella di Tvboy, lo street artist italiano del momento che mette sui muri provocazioni sotto forma di baci e ritratti contemporanei.

Ho raccontato l’esperienza qui: https://francescocarrubba.medium.com/tvboy-the-street-artist-of-the-moment-a45509bd32af

Biglietto d’auguri per il 2022: “Vorrei regalarti il Tempo”

Una piccola poesia d’amore – romantica e beneaugurante – in vista dell’anno nuovo.

Puoi leggerla su Medium in inglese cliccando qui e poi forse a breve anche in italiano, grazie a una nuova avventura: https://francescocarrubba.medium.com/greeting-card-for-2022-i-would-like-to-give-you-the-time-641574e8eb11

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La nebbia di questo tempo

In questi tempi duri e incerti la nebbia è mentale, emotiva e concreta. Mentre la pandemia di Covid-19 offusca le nostre esistenze, la foschia ammanta l’inverno 2021-2022.

La prima nebbia è quella che stiamo vivendo da quasi due anni e che era impossibile predire: inevitabilmente l’emergenza sanitaria internazionale continua a condizionare la quotidianità di tutti e sembra non avere una fine imminente, anzi semmai pare peggiorare ciclicamente.

Ho scritto qualche pensiero sulla nebbia di questo tempo qui: https://francescocarrubba.medium.com/the-fog-of-this-time-82decaafa6e3

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L’inverno del nostro scontento

E così dopo quasi due anni di pandemia non siamo punto e a capo ma non possiamo neanche dirci salvi. I vaccini ci stanno permettendo di evitare le conseguenze più gravi del Covid-19 e la morte, ma le fasce di popolazione non immunizzate sono ancora abbastanza grandi da consentire al virus di continuare a girare e a modificarsi, dando vita alle temute varianti: l’ultima è la famosa “Omicron”, quella sudafricana battezzata così dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Intanto si avvicina il Natale, portando con sé la preoccupazione di non poter vivere le feste completamente sereni per il secondo anno consecutivo. Insomma, siamo ancora “nell’inverno del nostro scontento”.

Questa situazione ingarbugliata fa nascere sempre più dubbi e incertezze nei cuori di tutti. La domanda delle domande, però, è tornata in prima linea tramite pensieri come quello dell’importante scrittore e professore Antonio Scurati in un editoriale sul Corriere della Sera: “E se il Covid non dovesse mai finire? Il dovere di immaginare un futuro oltre questo inverno infinito” recita il titolo del suo articolo. Ho scritto qualche riflessione a riguardo qui: https://francescocarrubba.medium.com/the-winter-of-our-discontent-946ec1e6e8fe

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